E-SENZA DI PAROLE di LIBER
Formato: 33 x 48
Polimaterico: tavoletta di resina al cui interno sono immersi libri di risulta tagliati e fresati a volte con aggiunta di acrilico. Opera bifacciale: si può esporre dalla parte piatta in cui le pagine dei volumi traspaiono, oppure dal lato opposto in cui gli elementi immersi fuoriescono dalla superficie, svelando la materia cartacea di cui è composta l’opera. All’interno di questi rifili di libri è inserito un foglio avvolto su sé stesso nascosto tra le pagine, nel quale è racchiusa una dedica.
E-SENZA DI PAROLE è l’opera realizzata per il concorso WHATSART? FONDNTE! in cui il profumo è una componente presente in maniera reale, metaforica e concettuale. L’immagine che traspare dalla resina è quella di libri tagliati che emanano il profumo di carta, inchiostro e colla: elementi concreti che richiamano la memoria olfattiva alla parola scritta.
Questa, da sempre, risveglia nel nostro subconscio ricordi e immagini proprio come un profumo. Le texture, che traspaiono dai libri tagliati, evocano la presenza/assenza delle parole: in senso metaforico è come se si percepisse il loro “profumo”. Nel titolo c’è un chiaro gioco di parole che riconduce ai concetti chiave dell’opera: l’essenza (in quanto fragranza), l’essenza (sintesi estrema dei segni minimali), l’assenza (che evoca una presenza nel subconscio): oggetti fisici traspaiono, diventando quasi evanescenti, come profumo capaci di dialogare con la parte emozionale di ciascuno.
La “E” seguita dal trattino richiama il prefisso di molte parole di matrice digitale (e-mail, e-book, e-commerce…) contrastanti con la fisicità dell’opera e l’elemento di cui è composta: temi a me cari e ricorrenti nei miei lavori. Nell’opera è anche presente il riferimento alla vita che si trasforma: la morte e la rinascita dei libri che perdono la loro funzione e da strumento diventano soggetto della comunicazione, e ancora delle parole elise che diventano nuovo alfabeto, la mia cifra stilistica.
Nulla si crea, nulla si distrugge tutto si trasforma: in questa metamorfosi c’è il “profumo” della vita che l’opera esprime attraverso le sue componenti sensoriali e concettuali riassunte nel titolo: E-SENZA DI PAROLE.