front
back

frequenze

Frequenze

Descrizione

Frequenze è una serie di opere polimateriche di dimensioni variabili (24×34 – 35×80), realizzate con pagine di libri piegate su sé stesse, pareggiate e poste pazientemente le une vicine alle altre, bloccate sui quattro lati dalla colla, danno vita a una sequenza di colori e di segni generati dalle parole e dalle immagini piegare. I materiali utilizzati sono derivanti da scarti e materiali di risulta dei processi industriali di legatoria.

 

Le Frequenze sono opere astratte, caratterizzate dal ripetersi di pattern di colori e texture in una sequenza quasi ipnotica: frequenza matematica e armonica in cui perdersi. Queste composizioni ad una prima vista possono sembrare pitture astratte, ma sono a tutti gli effetti elementi materici che permettono interazioni particolari: si possono accarezzare e, foglio dopo foglio, generare così il suono di quell’opera. Si possono esporre dalla parte opposta, girandole dove la carta fuoriesce per 2 – 3 cm dalla superficie della colla circostante, con sfumature differenti: quelle della carta tagliata e non piegata. 

 

Ancora si possono penetrare i fogli che le compongono con le dita, creando una fenditura, una fessura, un varco tra il di qua e il là dell’opera, una frattura che spezza e oltrepassa la Frequenza; inoltre è possibile inserire tra le pagine divaricate uno o più tozzetti di libricini lasciandoli incastrati fra le pagine che compongono le Frequenze. 

 

Questi rappresentano gli eventi di rottura, i meravigliosi inciampi dentro il ripetersi monotono della texture della vita. I libricini possono essere tolti e inseriti a piacere, oppure spostati in punti differenti all’interno d’opera di cui sono parte integrante. Lo spettatore diventa così soggetto attivo che può interagire con l’opera, diventa coautore della stessa, cambiandone di volta in volta l’aspetto. Potremmo dire che le Frequenze sono opere multisensoriali da approcciare attraverso più esperienze: guardare, toccare, ascoltare, odorare… e l’andare oltre, al di là.