“Metalmorfosi” è un’opera polimaterica che prende vita da materiali di risulta delle produzioni industriali, tra cui legno, carta, libri e colla. Le sue dimensioni sono di 75x95x5 cm. L’elemento dominante in questa opera è il colore oro, che rappresenta la ricchezza. In passato, il metallo dorato era considerato il bene più prezioso, ma oggi, la vera ricchezza è rappresentata dall’informazione, incarnata nei libri. Tuttavia, in questa opera, i libri sono tagliati, le parole si perdono e si trasformano in segni e nuovi alfabeti, richiamando il tema della smaterializzazione. Questo concetto riflette la predominanza dell’informazione nella nostra società moderna, dove i libri non sono più l’unico mezzo per trasmettere la conoscenza, proprio come le monete d’oro del passato si sono trasformate e smaterializzate.

Nella parola “Metalmorfosi” risiede un altro concetto di ricchezza: la capacità di cambiare e evolversi. Questo tema è rappresentato nell’opera attraverso l’utilizzo di legno, carta e libri disposti in una sequenza verticale, simboleggiando la trasformazione della materia da uno stato a un altro. Questo concetto apre le porte a un’ulteriore forma di ricchezza, quella dell’ingegno e della tecnica umana, che è in grado di dominare e trasformare la materia per crearne nuovi oggetti preziosi.

Infine, l’opera, realizzata completamente con materiali di scarto delle produzioni industriali, vuole trasmettere un messaggio di sostenibilità ambientale. Suggerisce che lo scarto potrebbe diventare la ricchezza del futuro, l’oro del domani, se sapremo trasformarlo attraverso una “Metalmorfosi” in nuovi materiali preziosi.